In un momento in cui gli Interventi Assistiti con gli animali sono di gran moda, ambiti fantasticati incoraggiati, ci viene in mente un concetto estremamente importante che può riportare all’essenza di questo lavoro e soprattutto alla finalità generale: la differenza tra quella che è la motivazione e quello che è lo scopo per chi opera negli IAA. Questi due concetti apparentemente sovrapponibili sono in realtà estremamente diversi sia concettualmente che nell’accezione emotiva. La prima vive di rinforzi emotivi, di premi e successi di gratificazioni egoiche, rimanendo pur sempre in un ambito limitato di crescita evolutivo, circostanziale. L’altro invece si realizza in un progetto a lungo termine che si costruisce nel momento in cui le persone attraverso il fare, possono trovare senso e significato ai tre bisogni più “alti” tipici dell’essere umano: autonomia, padronanza, e appunto scopo. Detto ciò è evidente com non si tratta quindi semplicemente di un agire di un fare “bene le cose” ma di una reale partecipazione ad una crescita dell’altro, attribuendo un senso profondo a reali bisogni dell’altro, sia animale che persona.
In pratica riflettevamo proprio su questo: per operare negli IAA non è necessario essere motivati verso quella razza, quella specie animale, quel particolare ambito di intervento, come purtroppo spesso avviene, ma avere in mente lo scopo, che sempre e imprenscindibilmente si trova a contattare “ la cura degli esseri umani” in termini solidaristici, di interesse vero gentile autentico per il prossimo. Gli interventi assiti nascono sempre per un terzo elemento, aprono una terza via di comunicazione. Non solo io o tu, ma “un noi” contenitore di relazione, dove i protagonisti sono molteplici.
Gli IAA hanno una dimensione valoriale potente di qualità, ma troppo spesso sottovalutata.Coinvolgono animali, soggetti con fragilità di varia natura e incidono in contesti complessi: il fare impulsivo, la presenza veloce, l’azione mordi e fuggi non aiuta, e svuota l’essenza di questa splendida ma delicata, talvolta unica opportunità di relazione.
F.M