di Francesca Mugnai

Da tempo gli studi scientifici hanno riconosciuto come la presenza di un cane formato per interventi assistiti con gli animali (pet therapy) porti benefici anche nel brevissimo termine di una visita ambulatoriale o per il tempo di una puntura o un vaccino. Il contatto con un animale, sempre seguito da un operatore umano formato e professionista, può fare una grande differenza nell’esperienza del paziente, riducendo ansia, dolore e stress. In particolare, la presenza di un cane può trasformare un ambiente spesso percepito come ostile in un luogo più accogliente e rassicurante, favorendo un’esperienza meno traumatica e impattante per il bambino e la sua famiglia.

Benefici psicologici e non solo

La presenza di un animale aiuta a ridurre l’ansia e il livello di stress: accarezzare un cane o semplicemente osservarlo permette di abbassare il livello di cortisolo e aumentare la produzione di ossitocina, favorendo una sensazione di calma e benessere, e un autoregolazione interna.
In situazioni che possono provocare fastidio o paura, come una visita odontoiatrica o una vaccinazione, la presenza di un animale aiuta a focalizzare l’attenzione su un elemento positivo, distogliendo il paziente dal pensiero negativo.
Meno ansia significa anche più collaborazione. E quando le resistenze, le reazioni negative, la ribellione fisica si riducono, l’intervento medico è più rapido ed efficace.
La presenza di un animale poi può far diventare un momento potenzialmente difficile in un’esperienza piacevole, migliorando anche il ricordo con dunque effetti benefici anche nelle visite future.

L’importanza della taglia

Nella nostra esperienza in ambiente sanitario, abbiamo messo all’opera i nostri cani di varie taglie, ma spesso abbiamo potuto sperimentare quanto possano essere “utili” allo scopo ambulatoriale gli animali di piccola taglia.
Un cane di piccole dimensioni può essere facilmente tenuto in braccio o accanto al paziente durante una procedura medica: per esempio, un bambino che deve ricevere un vaccino può tenere sulla gambe l’animale, accarezzarlo, guardarlo negli occhi, concentrandosi sulla sua fisicità e la loro relazione invece che sull’ago. Anche in ambito odontoiatrico, un cane di piccola taglia può essere posizionato sulle gambe del paziente, riducendo l’ansia durante la visita e permettendo una maggiore collaborazione.
Anche i cani di taglia medio-grande possono essere utili a questo scopo: stando vicino alla poltrona del paziente, facendosi coccolare e accarezzare, sono un supporto emotivo prima, durante e dopo la visita. La presenza di un cane grande può infondere sicurezza e tranquillizzare non solo i bambini, ma anche gli adulti. Numerose ricerche lo evidenziano

Un supporto emotivo

La presenza di un cane e un’equipe specializzata in mediazione animale in sala di attesa o dentro un ambulatorio può davvero essere di fondamentale supporto in particolare con pazienti speciali che hanno bisogno di cure speciali. Per ragazzi con disabilità psichiatriche, per esempio, l’andare dal dentista per una banale otturazione può essere un evento traumatico, che porta con sé paure, percezione esagerata di dolore e reazioni fisiche ed emotive a rischio. L’avere il supporto dell’equipe operatore umano-operatore animale in un intervento assistito, può facilitare il lavoro del professionista sanitario, accelerare i tempi e migliorare l’efficacia grazie a una maggiore collaborazione.
Ma anche per chi ha fobie (per esempio dell’ago), traumi pregressi, esperienze negative, la presenza di un animale può comportare tanti vantaggi, migliorare i risultati e anche far vivere meglio i futuri appuntamenti sanitari.
La presenza di un progetto di IAA in ambulatorio non è solo una strategia per migliorare l’esperienza del paziente, ma un vero e proprio strumento di supporto emotivo.

 

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