I progetti nell’area pediatrica rappresentano un’enorme complessità, sia in ambito progettuale che operativo che di monitoraggio degli esiti degli interventi.

Gli incontri con gli animali possono essere un valido supporto per il bambino e la sua famiglia, aiutandolo a superare l’ansia legata alla malattia, alla degenza, a procedure invasive, distraendolo e proiettando la sua attenzione verso un compagno che rappresenta un ponte nella comunicazione dell’io fragile del bambino e anche del suo sistema famiglia.

Gli interventi con gli animali e gli IAA si pongono quindi come interventi di supporto e parte del processo di guarigione e accompagnamento, all’interno dell’umanizzazione delle cure, finalizzati al miglioramento della degenza per il piccolo.

La pet therapy, nello specifico l’attività  assistita con animali  (AAA), si colloca in quello spazio di cura che permette al piccolo degente di esprimere emozione, parti di sé fantasiose accedendo a un vissuto sano e funzionante sia fisicamente che emotivamente grazie alla presenza dell’animale. Aprire l’ospedale al mondo esterno permette al bambino e anche alla sua famiglia di mantenere un collegamento con il suo mondo abituale; se ha un cane o un altro animale a casa sua o di un parente o vicino, l’animale diventa un ponte con la normalità, anche in contesti di criticità  come il ricovero ospedaliero, un collegamento con una narrazione quotidiana, tra il bambino, il sistema famiglia e gli operatori sanitari e della cura.

L’ambiente fisico, l’attitudine e il comportamento stesso di chi provvede alle cure, i loro pensieri ed il loro stato emozionale influiscono profondamente, aumentandone o riducendone il dolore. Ecco perché si cerca di rendere in ogni modo la degenza, soprattutto quella a lungo termine, un’esperienza il meno possibile traumatica, ed in questo gli amici a quattro zampe possono essere veramente di aiuto (Mugnai, F., 2008).

Antropozoa è l’unica associazione in Italia a lavorare in modo costante all’interno di un ente pubblico con gli animali, ossia l’ospedale pediatrico AOU Meyer di Firenze.

Quindici anni di IAA hanno reso il suo lavoro come un’eccellenza nazionale e internazionale in questo campo.