La gentilezza è un valore negli IAA.
Pensiamo alla relazione con gli animali spesso in una dimensione di dicotomia tra libertà e controllo, preoccupandoci secondo le diverse specie di non essere eccessivamente tecnici e esageramente privi di richieste nei confronti dell’animale. Ma ci scordiamo di una cosa importante: il condurre e posizionare emotivamente l’animale in virtù del suo modo di essere, nella sua singolarità e nella unicità di quell’incontro.
Il cane nello specifico si caratterizza per emozioni e sentimenti, a volte in allineamento a volte in contrasto alle nostre ;Il terreno dove si trova una mediazione è l’accoglienza, e lo strumento è la gentilezza, vero cemento e chiave di accesso degli IAA.
Un intervento in cui si percepiscono gentilezza e semplicità, aumenterà la confidenza sul cane, la fiducia, la simpatia permettendo una piattaforma di vissuti empatici e di corrisposti emotivi. Non si tratta di un processo tecnico, di un imparare magie e trucchi ma di un riconoscimento degli IAA come materia con uno status e un con contenuto “prettamente emotivo”. La relazione con l’animale svela l’importanza delle relazioni semplici, il bisogno anche di vicinanza, di entrare in contatto con i propri bisogni, la necessità di lentezza, calma e sguardi gentili. Non si spiegherebbe altrimenti il perché sta diventando “un bisogno” potente questa relazione.
Gli interventi con la mediazione dell’animale sono un’occasione preziosa di distribuire gentilezza su di un canale emotivo in cui la la comunicazione è più vera e potente.