Il “pollice verde” fa bene alla salute. I benefici dell’ortoterapia nell’ultimo intervento di Antropozoa su GenitoriMagazine.it
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Piccoli coltivatori diretti. Ovvero W l’ortoterapia
Non solo animali. Ci sono tanti ambiti del tutto naturali che fanno bene alla salute, al proprio stato d’animo, al proprio ego semplicemente con il praticarli, realizzandoli in essi. Uno di questo è l’ortoterapia. Avete visto quanto si sono sviluppati i cosiddetti orti sociali, dedicati per lo più a persone che vanno in pensione e decidono di curare un piccolo pezzo di terreno per passare il tempo e mangiare del frutto della propria pazienza e fatica. Ma gli orti stanno nascendo anche nelle scuole come parte integrante dell’attività didattica. Va di moda farsi l’orticello in terrazza con pomodori e melanzane che nascono tra i palazzoni delle nostre città.
Gli orti ci sono anche in ospedale. Per esempio noi ne curiamo uno all’interno del pediatrico Meyer di Firenze dove oltre alle attività di pet therapy con i nostri cani, facciamo anche attività di giardinaggio con i piccoli pazienti e i loro genitori.
Prendersi cura di un terreno, fare giardinaggio, coltivare piante e ortaggi è un grande stimolo di cura, di socializzazione, di autostima. Frequentare un ambiente tattile e olfattivamente diverso da quello quotidiano è un modo per sentirsi meglio, permette di aumentare la percezione di sé, soddisfare le spinte creative e di accudimento, valorizzare le proprie capacità, spostare l’attenzione dalla propria persona a un oggetto bisognoso di cure, significa rilevanti benefici emotivi, sociali, affettivi e fisici.
Le piante possono aiutare in numerosi casi, dallo stress alla vecchiaia, dalle dipendenze alla disabilità, dalla depressione alla psicopatologia.
Nella fattoria di Castelfranco di Sopra, Antropozoa sta realizzando il “Giardino magico con avrà una casina in legno con gli attrezzi e una piccola biblioteca e vasche di legno tematiche: la vasca degli odori, degli ortaggi, dei pomodori, i semenzai oltre ad alberi e altre zone specifiche per l’ortoterapia. Le prime piante saranno collocate dagli operatori insieme ai bambini.
Lo consiglio anche a voi, mamme e papà: preparate un piccolo orticello in casa. Su un terrazzo, ma anche al chiuso, potete sbizzarrirvi insieme ai vostri piccini.
Basta poco: qualche vasetto o anche una cesta di legno della frutta da colorare e riempire di terra per poi piantarci semi e pianticelle. Oppure, se avete un giardino, potete recintarne una piccola parte per realizzare un orto in piena regola, senza pretendere di diventare i maghi dell’orticello e nelle dimensioni che preferite e che sapete di poter curare. Prendersi cura delle pianticelle, annaffiarle ogni giorno, togliere le foglioline secche e poi mangiarne i frutti, anche se pochi e piccoli, vi assicuro vi darà tantissima soddisfazione.
E quanto bene farà ai vostri piccoli di casa affondare le mani nella terra. Non importa se avranno le unghine un po’ nere oppure si bagneranno i piedini. Basterà un bagnetto per togliere ogni traccia del gioco dell’orto. Ma quanto bene farà alla loro crescita e al loro umore.
Non solo: con l’orto in casa potranno imparare ad apprezzare la verdura, il suo sapore e i suoi colori e attraverso le proprie coltivazioni anche i valori della buona tavola e del ‘far da sé’. Scommettete che vi chiederanno quanto prima di andare a conoscere un vero contadino, che vive della terra e del lavoro delle proprie mani?
di Francesca Mugnai, presidente di Antropozoa